L'esperienza di ThermoKey nella scelta di soluzioni su misura
Nel corso dei nostri 30 anni di esperienza abbiamo testato diverse combinazioni di materiali per rispondere alle esigenze dei nostri clienti legate a contesti specifici in cui vengono inserite le nostre macchine.
Di seguito riportiamo alcuni esempi di contesti e di processi di lavorazione che possono risultare corrosivi per gli impianti e per le loro componenti, che richiedono quindi una combinazione di materiali dedicata.
La giusta scelta per soluzioni sostenibili e durevoli
Trovare la soluzione adatta all’ambiente in cui vengono inserite le macchine consente di individuare tecnologie e materiali che impattano positivamente sulla loro durabilità. Una vita utile più lunga dei prodotti incide anche sui costi nel lungo periodo.
La corretta soluzione alle esigenze specifiche legate all’ambiente e al settore di utilizzo permettono di diminuire anche il consumo di materiali, refrigeranti e fonti energetiche. Un impianto più sostenibile è un valore, sia per il cliente che può ridurre i costi sia per l’ambiente.
Processi di lavorazione
IMPIANTI INDUSTRIALI
Diossido si carbonio, ammoniaca, ossido di azoto, idrocarburi, composti di zolfo, fluoruri, cloro, monossido di carbonio ed i loro prodotti di reazione sono tra le sostanze più corrosive per il metallo.
LAVORAZIONI ALIMENTARI
Alcuni dei processi di lavorazione e di prodotti alimentari possono essere corrosivi per le macchine. Tra questi l’affumicatura, e la fermentazione.
CONSERVAZIONE ALIMENTARE
Alcuni dei processi di conservazione di prodotti alimentari possono essere corrosivi. Tra questi la conservazione sotto sale e sotto aceto.
IMPIANTI CON EMISSIONI DI FLUORIDI
Alcune industrie emettono fluoridi, tra queste ricordiamo: centrali elettriche, industrie di alluminio di ferro e acciaio, industrie di mattoni e grés.
GESTIONE DI SOSTANZE CHIMICHE
Alcuni processi di gestione di sostanze chimiche (es. produzioni farmaceutiche etc.) potrebbero essere corrosivi per le macchine.
IMPIANTI DI DEPURAZIONE E SMALTIMENTO
Le soluzioni utilizzate negli impianti di smaltimento dei rifiuti e di depurazione della acque sono soggette a maggior corrosione.
Condizioni ambientali
Le unità ventilate usate nell’ambito del Condizionamento, della Refrigerazione e in Applicazioni Industriali sono tipicamente istallate all’esterno in posizione remota, (ad esempio tetti, piazzali etc.) sono sottoposte a tutte le caratterizzazioni ambientali.
Ci sono diverse normative che definiscono una classificazione degli ambienti esterni. Le principali categorie sono le seguenti:
- zona rurale;
- zona urbana;
- zona costiera;
- zona industriale;
- zona costiero-industriale.
Queste zone, a loro volta, si possono ulteriormente suddividere, in quanto possono crearsi specifici micro-ambienti somma tra uno o più di quelli sopra menzionati.
In aggiunta a queste classificazioni, vi sono poi delle situazioni ulteriormente gravose dovute alla presenza importante di inquinanti quali ad esempio SOx tipici di zone climatiche con forti presenze di piogge acide (es. nord europa) oppure zone nella vicinanza di vulcani etc.
Tutti questi inquinanti possono modificare notevolmente il pH dell’ambiente, rendendo i depositi sulle unità estremamente corrosivi.
Un’altro fattore da tenere in considerazione è il TOW (time of wetness), ovvero il tempo in cui vi è presenza costante di una umidità superiore al 80% con temperatura superiore a 0°C.
Questi sono solo alcuni esempi di situazioni ambientali che necessitano di un’analisi approfondita dell’installazione prima di effettuare una scelta tecnica.
A questi aspetti bisogna aggiungere le indicazioni sulle modalità di manutenzione e pulizia nei seguenti casi:
- dopo una spedizione delle unità via mare;
- durante il funzionamento dell’unità in luoghi particolarmente sporchi.
La definizione corretta dell’ambiente corrosivo impatta in modo diretto sulla scelta dei materiali delle unità, della struttura e degli elettro-ventilatori usati.
ZONE COSTIERE
L’alta concentrazione di cloruro nelle zone costiere può essere corrosiva per i metalli.
ZONE DESERTICHE
La sabbia presente in ambienti desertici può provocare abrasione e impaccamento.
UMIDITÀ
L’elevata umidità può danneggiare gli impianti nel lungo periodo.
CALORE
La prolungata esposizione ad alte temperature può risultare dannosa per gli impianti.
La scelta del materiale adatto
Tutti i fattori precedentemente descritti, evidenziano l’importanza della scelta tecnica iniziale dei materiali costituenti le unità. È fondamentale tener presente gli aspetti corrosivi correlati con il luogo di installazione e con la metodologia di utilizzo e applicazione.
ThermoKey offre un’ampia gamma di soluzioni tecniche in grado di rispondere alle diverse esigenze applicative. Ad esempio è possibile realizzare unità standard rame-alluminio con diversi trattamenti protettivi (cataforesi, blygold, heresite, ecc.), sia unità completamente in inox. La scelta tra queste diverse scelte tecniche hanno delle ricadute sia termodinamiche che di costo.
Rivolgiti ai nostri tecnici per un consulto specifico sulle tue esigenze
Il nostro staff di tecnici fornisce assistenza individuale dedicata; analizza i contesti specifici ed accompagna il cliente ad individuare una soluzione su misura.
Per una consulenza è indispensabile fornire tutti i dati in maniera precisa e completa (sia sull’ambiente, sia sull’applicazione).
I nostri tecnici assistono il cliente nella scelta
Il nostro staff di tecnici è a vostra completa disposizione per individuare il vostro scambiatore termico ideale. Analizziamo individualmente le vostre esigenze specifiche ed il contesto in cui lo scambiatore termico sarà installato.
Post vendita
ThermoKey resta al tuo fianco per tutta la durata (ciclo di vita) del prodotto per sostituzioni di parti di ricambio e assistenza tecnica.